I 10 (s)punti di Stefano Severi

Lewis e Aiello esultano: malvagio Iran battuto, Usa agli ottavi!

1. Dopo sedici giornate di campionato la classifica dice che il Cesena ha 5 punti di ritardo dalla vetta, tre sole lunghezze di vantaggio sul Rimini e terminerà il girone d’andata con meno punti di Viali un anno fa. Il tutto avendo speso 4 volte di più sia degli alpini che della rosa bianconera dello scorso campionato.

2. C’è un altro dato che fa venire i brividi: il Cesena ha segnato un solo gol nelle ultime 4 partite. In pratica da quando si è bloccato Corazza – e un periodo difficile può capitare a tutti, soprattutto ad un attaccante di serie C – nel Cesena nessuno ha saputo fare gol.

3. Dopo un ottobre da favola, novembre ha mostrato il volto di un Cesena bolso, col fiato corto e soprattutto in difficoltà su campi pesanti (cioè quasi tutti a parte quello del Manuzzi, soprattutto in questa stagione).

4. Partendo dal presupposto che sarebbe un enorme fallimento non vincere questo campionato, cosa non sta funzionando in questa squadra? È bene chiederselo adesso perché i margini per rimediare ci sono ancora tutti e, guardando come questa squadra è riuscita sconfiggere Reggiana e Gubbio rispettivamente prima e seconda della classe, il potenziale per l’impresa c’è.

5. Parliamo prima di tutto dell’allenatore, di Domenico Toscano. Un califfo della categoria ma al tempo stesso uno che a Cesena sta sbagliando un po’ troppo. Stasera, a Lucca, messo alle strette dalle tante assenze soprattutto in difesa, ha mandato in campo la peggior formazione dell’anno, forse al pari di Fermo.

6. La cosa grave però è un’altra: il non essere riuscito minimamente a cambiare l’inerzia della partita con i cambi. Si sta creando una frattura netta tra i titolari – spesso gagliardi e decisivi – e i panchinari, sempre meno all’altezza della situazione.

7. Quando vengono a meno i pretoriani di Toscano, come Saber con l’Ancona o i due centrali oggi, crolla il Cesena. Le riserve non danno nulla – primo tra tutti Ferrante – a dispetto di ingaggi talvolta faraonici.

8. A chi spetta quindi coinvolgere questi elementi? Al direttore sportivo? Ai giornalisti e tifosi di Cesena Magazine? All’unico italiano ancora presente in CdA? No, spetta a Mimmo Toscano, e in questo sta clamorosamente fallendo.

9. È umano che i titolari a fine novembre risentano della stanchezza nel giocare tre volte in otto giorni e soprattutto su due campi che sembrano le paludi dell’Agro Pontino e con una trasferta in Sardegna alle spalle; è meno fisiologico che una rosa come quella bianconera non sappia offrire nessuna, e sottolineo nessuna, valida alternativa.

10. A proposito: stasera la Reggiana ha vinto su rigore a due minuti dalla fine. Solito rigorino? Può essere, stile Modena un anno fa, e non è una sorpresa. Però in area di rigore per prendere il penalty bisogna arrivarci. Noi non solo non abbiamo mai tirato in porta stasera ma non siamo nemmeno entrati in area. E la seconda sconfitta in tre partite non è più un caso come i new-luga-boys si erano affrettati a dichiarare post Ancona.
tuttocesena.it

1. Avete tutti ragione, ma chissenefrega. Finché alla Reggiana danno due rigori a partita per compensare con i regali fatti al Modena un anno fa, non ha quasi senso giocare. La Regia è la Kalush Orchestra del girone B.

2. Veniamo a noi: abbiamo fatto schifo ma abbiamo vinto. Va bene così, per oggi. Forse non sarà sufficiente per vincere il campionato, ma per oggi, contro l’ultima in classifica, va bene così.

3. La nota lieta di giornata: si è sbloccato Corazza. Che non può prendersi da solo il Cesena in spalla e segnare ad ogni gara ma il suo apporto resta al momento indispensabile per questa squadra.

4. Guardiamo in faccia la realtà: non esiste nessun altro giocatore, nel reparto avanzato, che, come personalità e prolificità, possa essere assimilato a Corazza. King è ko, Ferrante sembra Lautaro e ai gemelli non si può chiedere oggettivamente più così, qualche dribbling fatto bene. Almeno al momento.

5. Il crack è arrivato a centrocampo: la perdita di De Rose e l’espulsione di Bumbu hanno letteralmente mandato in tilt la squadra che nella ripresa è apparsa totalmente in confusione.

6. Si spiegano solamente così i due gol subiti, contro l’ultima in classifica, da quella che al pari del Siena è la difesa meno perforata del girone. Senza guida a centrocampo sono saltati prima i riferimenti e poi gli schemi.

7. Intanto Robin Hood e Little John discutono del futuro di Domenico Toscano, per il quale mai come in questi giorni il panettone appare a rischio. Se dopo Lucca gli animi a livello dirigenziale erano accesi, dopo questa sofferta vittoria il clima non può certamente essere migliore.

8. È giusto criticare Toscano? Risposta ovvia: certo che lo è, perché questa squadra è stata costruita sotto sua indicazione dal primo all’ultimo uomo. Persino Berti e Frieser, ovvero i feticci voodoo usati per punzecchiare Viali, sono stati messi da parte su volere del tecnico calabrese. Quindi se la rosa al momento è corta, la responsabilità è principalmente sua.

9. Al tempo stesso è vera anche l’altra faccia della medaglia, cioè che il Cesena ha almeno 10 titolari forti (lasciamo fuori il portiere per tutto il caos ben noto) il merito è quasi esclusivamente di Toscano.

10. Siamo chiari: perdere Toscano significherebbe dover ripartire da zero, e non è certo che il Cesena abbia tutto questo tempo. Per quelli che restano ci sarebbe da rimboccarsi le maniche e ripartire dai fondamentali che ancora mancano al soccer statunitense: come si dice traduce “E palon un'ha e gamboz” in inglese?
tuttocesena.it

Caro tifoso, sul caso Scalabrelli ha clamorosamente ragione Lewis

Cara tifosa del Cesena, caro tifoso del Cesena

questa lettera aperta mi serve per ribadire un concetto lapalissiano: in tutto il trambusto della vicenda legata al ritorno in bianconero di Cristiano Scalabrelli la ragione sta tutta, sottolineo interamente, dalla parte del copresidente Robert Lewis. È lui che comanda, è lui che ha il potere, che se lo è preso, euro dopo euro, dollaro dopo dollaro, quota dopo quota. Il Cesena Fc è ora legalmente un suo giocattolo privato, ovviamente insieme all'altro socio statunitense, e legalmente e moralmente può fare quello che vuole. Persino richiamare Scalabrelli. Di più: se volesse, potrebbe persino riportare in cda il signore che fa le poltrone e i divani a Ravenna e tu non potresti fare altro che stare in silenzio.

Di' un po', caro tifoso, non ti sei mai chiesto come sia stato possibile arrivare a tutto questo? Come è stato possibile arrivare ad un Lewis che a petto in fuori se ne frega della rabbia ultras e senza un minimo di paura silura Flavoni a cui lo “lega un lungo rapporto di amicizia” e richiama l'uomo più inviso alla tifoseria nonostante i ripetuti avvertimenti?

Beh, è iniziato tutto poco dopo la rinascita, dopo la ripartenza e dopo il covid. Quando cioè hai accettato l'idea che per tornare in serie B fosse necessario avere un grande budget, molto più di quanto il tuo territorio potesse offrire, e hai parimenti acconsentito a cedere sovranità sulla tua squadra pur di vincere. Ecco il peccato originale: hai fatto un patto col diavolo.

Caro tifoso, guarda che Orogel e compagnia bella ti hanno sentito e alla fine hanno ceduto il 60% della tua squadra del cuore ad una società statunitense registrata nel Delaware ad un indirizzo in cui c'è solo un piccolo ufficio con qualche scaffale e un po' di hard disk. Ecco, cara tifosa, caro tifoso, il tuo Cesena è passato un anno fa in un piccolo edificio con mattoni a vista in un anonimo stato nordamericano. Di quelli così tristi che sembrano il set di Gilmore Girls, Una mamma per amica.

Fino a quel momento ti è andato tutto bene ed è continuato ad andarti bene quando i presidenti ti pagavano le birre in trasferta o nei locali cittadini. Quasi ti stavano simpatici, guarda un po’. Ti è andato tutto bene quando hai letto che il figlio del copresidente Lewis era stato messo sotto contratto “a sua insaputa” da parte di Agostini e Aiello e avevi persino creduto che sarebbe rimasto fino a fine anno fuori rosa e poi girato in prestito.

In estate la campagna acquisti ti ha entusiasmato tanto da farti passare in secondo piano il fatto che il figlio del copresidente poi è stato promosso in prima squadra, che con i vecchi sono iniziati i dissidi su vari fronti, che sono apparsi articoli che ponevano l’accento sulle fiduejussioni per lo stadio e Villa Silvia e alla resistenza mostrata nel creare la squadra under 18.

Alla fine hai giustamente creduto che questa estate i cattivi fossero il collega Paolo Morelli del Resto del Carlino e noi di tutto TuttoCesena, e magari avevi anche ragione. Però gli americani i soldi continuavano a metterli e ti è andato tutto bene.

La nuova proprietà ti è andata non bene, bensì benissimo quando hai raggiunto il primo posto in classifica dopo un inizio disastroso – con il caos portiere e infortuni in formato “segreto di Pulcinella” – e ti sei solo scaldato un po’ quando sono apparse le prime voci relative al ritorno di Scalabrelli. Qualche striscione, qualche coro, qualche post social e le rassicurazioni, in primo luogo del diretto interessato, a smentire tutto. Ti sono andate bene le tante partite spostate, i turni infrasettimanali, gli orari cambiati: hai sempre seguito la squadra con entusiasmo.

Caro tifoso, ti sei fatto andare bene anche il Cesena al 100% statunitense: hai forse anche festeggiato l’uscita di scena del Martorano perchè in fondo chi cavolo è il Martorano? Quasi quasi le prese in giro degli alpini non erano del tutto fuori luogo, vero? Siamo americani, altroché Martorano. Con sommo giubilo del nostro coordinatore Gian Piero Travini, perché anche tra di noi c’è chi ha sposato la causa: poi ci atteniamo strettamente all’art. 11 della Costituzione: io la penso così e lo scrivo, lui la pensa cosà e lo scrive, scontentiamo tutti e siamo sempre quei rompicoglioni di Tuttocesena.

E poi, all'improvviso, nel giorno 1 della proprietà interamente statunitense, quando finalmente gli yankee non hanno più nessuno all'interno che possa rompere le scatole, ti sorprendi se loro prendono una decisione in palese contrasto con la tifoseria e con la sua storia? Ma davvero sei così smaliziato?

Caro tifoso, il tuo Cesena non esiste più, da un pezzo. Quello dalla Barleda a Magdeburgo, dei contratti firmati in magazzino e di Edmeo che affrontava gli ultras a muso duro e poi ammetteva di avere torto. Adesso il giocattolo è in mano a gente totalmente estranea alla nostra storia, alla nostra cultura e, soprattutto, al sentimento popolare. La questione Scalabrelli è solo un ottimo esempio per chiarire alle idee a tutti su chi comanda: i tifosi non contano nulla, devono solo tifare e pagare il biglietto: il “cuore” paga il biglietto e soffre, la “testa” incassa e gode. Guarda un po’ proprio come il tifoso medio degli sport statunitensi.

Lo so, fa venire tanta rabbia anche a me questa storia ma non credi che sia un po’ tardi arrabbiarsi (e svegliarsi) solo adesso?

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Caro Severi, condivido la tua acredine verso le scellerate e controproducenti scelte di Lewis sr.
Condivido la tua rancorosa rabbia scaraventata in un articolo diversamente diplomatico.
Sorrido al pensiero che il clima dei prossimi mesi nella virtuale redazione di Tuttocesena, sarà più torrido che in Qatar.

Ciò che invece non condivido è questa visione immacolata della dirigenza martoranese.

Insomma, questo j'accuse non è stato indirizzato, verso chi con la propria legittima scelta ha individuato JRL come acquirente, dopo averne scartati parecchi (motivazione ufficiale: questi sono gli unici che hanno dimostrato di condividere con noi (ahahahah) un piano di investimenti di 10mln in tre anni per il bene dei tifosi e della città; motivazione ufficiosa: non possiamo / non vogliamo spendere più un euro, facciamo finta di deliberare un prestito obbligazionario da 600.000 ma prima di sottoscriverlo, vendiamo al primo che ci fa vedere due baiocchi messi in croce, magari mantenendo per il futuro i giusti fringe benefits....)

No, leggendo il tuo pamphlet si scopre che questa spiacevole situazione è tutta colpa del tifoso medio (parimenti analfabeta funzionale) che dormiva della grossa quando tuttogrilloparlante.com da mesi suonava la sveglia incitando alla rivoluzione bolscevica delle masse contro il Biden de' noantri colpevole di aver spodestato gli unici legittimi titolari della roccaforte calcistica romagnola (che per dirla tutta gli yankees hanno sganciato qualche milionata di euro, non l'hanno mica avuta in dote dal qualche parente acquisito).

Io questa visione celestiale di San Martorano, non ce l'ho. Per me l"ac Cesena è morto nell'estate 2018 con al suo interno anche alcuni elementi che sono migrati in Fc rinunciando a vendere divani a Ravenna.

Ma sopratutto non riesco a concepire come si possa gettare una benchè minima responsabilità anche solo morale sui cari tifosi e le care tifose. Proprio no.

Col Martorana abbiamo preso valanghe di gol in
Casa. Perso autostima e voglia di andare allo stadio.
Perché il bilancio vinceva su tutto.
Ma quanto cazzo hanno pagato per diventare proprietari ? Quanto ci hanno rimesso?
Allora mi. Chiedo sti stronzi di 10000 presenti se un po' ma poco che va la squadra cosa si devono meritare?

Il giornalista deve raccontare la partita intervistare gli addetti e se è bravo scoprire le magagne con dei reportage.

Poi se si vince siamo tutti più immacolati.

1. Domenico Toscano dopotutto è molto fortunato: ha ottenuto un ottimo contratto in una piazza come Cesena dove le pressioni non esistono, il calore della piazza è ai massimi livelli e soprattutto non esiste rancore.

2. Per dire: siamo reduci da un fallimento disastroso con svariate decine di milioni di euro contestati dal fisco e con multipli procedimenti penali in corso relativi ai protagonisti.

3. E questi “protagonisti” dove sono? Ancora al loro posto, ancora presenti sui social, ancora liberi di girare per strada come se niente fosse successo. Qualcuno li difende ancora, qualcuno va a cena da loro e se ne vanta.

4. È più che comprensibile quindi che Toscano si possa sentire abbastanza sicuro per rivolgere un gesto di stizza (nella sua interpretazione più benevola) verso i tifosi bianconeri presenti nel settore ospiti del Benelli di Pesaro, dopo l’ennesimo coro contro Scalabrelli, senza temere alcuna conseguenza.

5. Siamo abbastanza sicuri che nella sua Calabria il nostro caro allenatore non si sarebbe potuto permettere un simile atteggiamento: gliene sarebbe stato chiesto conto in separata sede e probabilmente in maniera non troppo simpatica.

6. A Cesena invece un allenatore che sta lottando per il primo posto si può permettere, dimenticandosi di essere professionista e di dover andare anche oltre agli aspetti meno piacevoli, di rispondere alle contestazioni della curva. Da ascoltare invece in religioso silenzio.

7. Ma li avete visti voi gli 800 di Pesaro oggi? Commoventi, su quei gradoni di pietra e dai quali non si vede nulla e con dei poncho colorati per proteggersi da un diluvio incredibile e da un freddo che si infilava dentro, fino alle ossa.

8. Si tratta di 800 persone che oggi hanno messo da parte le famiglie, gli amici, gli interessi e persino il lavoro, per seguire la grande passione in uno degli appuntamenti più difficili di questo fine 2022. Se Cesena è grande è merito loro, non certo dei trilioni di paperdollari messi dagli Uncle Scrooge e Rockerduck di turno.

9. Ecco, caro mister Toscano: sono quasi certo che ti scuserai per quel gesto dovuto allo stress del momento, della partita e di una complicatissima settimana (o meglio, settimana che qualcuno ti ha complicato e tu non hai fatto nulla per risolvere).

10. Però a livello umano quel gesto pesa tantissimo nei rapporti con la piazza. Spiace, però è così. I giocatori (e gli allenatori e i presidenti e i forum) passano, i tifosi restano.
tuttocesena.it

Continua il new deal per il Cesena: è arrivato Ecuba
Gian Piero Travini

Non stiamo parlando del complesso di Edipo, ma del nuovo MD bianconero: già anchorman Sky e un passato con Marotta all’Inter in area comunicazione

Il rinnovamento del Cesena made in Usa passa ovviamente anche dal settore marketing e business. E, anche questa volta, si guarda fuori da Cesena. Da qualche settimana è arrivato in bianconero Luigi Filippo Ecuba, che in parecchi ricorderanno come uno dei primi volti di Sky TG24.
Dal 2019 è stato comunicatore senior per l’Inter nel team di Marotta, poi consulente per DAZN e infine a TIMVision prima di scegliere di ricominciare col calcio da Cesena.

Il ruolo è quello di MD, managing director. Una figura abbastanza assimilabile a quella del CEO per quanto riguarda specifiche attività di corporate business: a Cesena Ecuba si occuperà di marketing, vendite, partnership e, soprattutto, di sviluppare nuove relazioni.
Pur avendo un curriculum più editoriale che commerciale, Ecuba entra nel solco dei giornalisti che si danno al marketing sportivo come in parte capitato con Teleromagna e il ruolo fondamentale avuto da Gianluca Padovani negli anni di ribrandizzazione del Romagna Centro in Cesena FC.

Ecuba non è stato ancora inserito ufficialmente nell’organigramma societario, ma è già operativo.
L’impressione è che non sia finita qui, né con il suo ruolo – che per capacità potrebbe anche estendersi –, né con i cambi in società: ci sono ancora delle poltrone chiave occupate da cesenati e chissà che, nonostante le professionalità e le esperienze acquisite, il rinnovamento continui.

Sicuramente i giornalisti devono scrivere per fare vendere (o cliccare) i propri articoli e il modo migliore è di frapporsi o anche creare (e in realtà c'è) un dualismo che ci faccia propendere da una parte o dall'altra.
Prima era Cesenati contro Americani, ora Americani contro tifosi, certo che noi un campionato "tranquillo" non lo possiamo vivere, dobbiamo inventarci qualcosa per creare una certa pressione che faccia lavorare gli addetti con il giusto pepe al culo.
Sul chi ha ragione lo vedremo, come sempre, a fine campionato e riguardo ai giornalisti, beh, è il loro lavoro, la mera telecronaca la sentiamo durante la partita, finiti i novanta minuti bisogna trovare qualcosa per tenerci incollati allo schermo del PC.
Sicuramente favorire una testata o un sito internet piuttosto che un altro verrà fatto seguendo qualche calcolo politico, ma già non ci capisco un cazzo di politica, figuriamoci se riesco ad addentrarmi in ragionamenti calcistici del dopo partita, R.B.4, aiutami tu!

Direi chi l'importante è chiarire che non capisce un cazzo.
Poi dopo si può ragionare su tutto il resto.

SL/Bicius, 13/12/2022 09:02:

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Sicuramente i giornalisti devono scrivere per fare vendere (o cliccare) i propri articoli e il modo migliore è di frapporsi o anche creare (e in realtà c'è) un dualismo che ci faccia propendere da una parte o dall'altra.
Prima era Cesenati contro Americani, ora Americani contro tifosi, certo che noi un campionato "tranquillo" non lo possiamo vivere, dobbiamo inventarci qualcosa per creare una certa pressione che faccia lavorare gli addetti con il giusto pepe al culo.
Sul chi ha ragione lo vedremo, come sempre, a fine campionato e riguardo ai giornalisti, beh, è il loro lavoro, la mera telecronaca la sentiamo durante la partita, finiti i novanta minuti bisogna trovare qualcosa per tenerci incollati allo schermo del PC.
Sicuramente favorire una testata o un sito internet piuttosto che un altro verrà fatto seguendo qualche calcolo politico, ma già non ci capisco un cazzo di politica, figuriamoci se riesco ad addentrarmi in ragionamenti calcistici del dopo partita, R.B.4, aiutami tu!

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La tua stella polare è Visigoto, dire che sei già a posto così.

R.B.4, 13/12/2022 13:08:

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La tua stella polare è Visigoto, dire che sei già a posto così.

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ma se pendi dalle mie labbra...

R.B.4, 13/12/2022 13:08:

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La tua stella polare è Visigoto, dire che sei già a posto così.

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Lui mi dà le dritte sulle donne, per la politica chiedo a te e dundee!!!
Basta valà, siamo off topic e sono anche moderatore...

Visigoto, 13/12/2022 14:01:

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ma se pendi dalle mie labbra...

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Siliconate, peraltro.

SL/Bicius, 13/12/2022 15:27:

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Lui mi dà le dritte sulle donne, per la politica chiedo a te e dundee!!!
Basta valà, siamo off topic e sono anche moderatore...

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Volendo restare in topic suggerisco di sostituire me con Severi per avere un quadro più omogeneo.

Quindici minuti

Eppur tutto va bene, va proprio tutto bene
Eppur tutto va bene, va proprio tutto bene
Eppur tutto va bene, va proprio tutto bene

1. Il rumore del campo, il silenzio della curva, il freddo di uno stadio vuoto e il boato di un gol in mezzo al nulla. Ecco tutto quello che avete potuto ascoltare oggi in quindici minuti. Sperando che quel tempo sia stato utile anche per riflettere.

2. Riflettere su una squadra tecnicamente forte, con tanti giocatori tatuati ma nessuno che sappia fare davvero paura in mezzo al campo. Non un nuovo Pestrin – come lui sarà impossibile riaverne – ma almeno come un Rea, che quando faceva gli occhi da matto sul rettangolo verde ne spaventava tanti.

3. Riflettere su un Toscano che si sta ormai muovendo come un equilibrista per proteggere quel gruppo di pulcini bagnati da tutte le interferenze esterne, data l’assenza di una dirigenza che possa e sappia svolgere questo ruolo.

4. Riflettere su una società che – come hanno ormai detto e scritto tutti – avrebbe potuto gestire molto meglio la vicenda Scalabrelli. E conseguentemente riflettere sul perché poi nessuno o quasi abbia avuto il coraggio di spiegare come sarebbe stata effettivamente da gestire.

5. Riflettere su una società che ha affidato pieni poteri o quasi ad Agostini, inserendolo persino in CdA (una vecchia gloria del Cesena in consiglio di Amministrazione, dove l’ho già sentita questa?) e il cui operato, in attesa di essere valutato in termini di efficacia, si sta dimostrando più divisivo che altro.

6. Riflettere su una presidenza che, oltre a pagare le birre a qualche tifoso, si è mostrata totalmente incurante della storia e degli umori dei tifosi dando il proprio nullaosta al ritorno di Scalabrelli nello staff, inserendo di fatto una mina pronta ad esplodere in ogni momento all’interno di una squadra costruita per vincere il campionato.

7. Riflettere sulle capacità manageriali degli americani e di tutti i loro parenti che maneggiano fantastilioni di paperdollari: come si spiegano i due grossolani, madornali, errori di quest’anno, ovvero l’inserimento di Luca Lewis in rosa e il ritorno di Scalabrelli?

8. Riflettere che nonostante il più delle volte la superiorità tecnica del Cesena sia schiacciante proprio come oggi, basta un piccolo errore come il rigore, per complicare una partita e metterla in salita. È normale, certo, ma rende ancora più evidente come non ci sia alcun bisogno di introdurre altri ostacoli nel cammino già complicato verso la serie B.

9. Trentasette punti alla fine del girone d’andata, due in meno di un anno fa, ma in un campionato molto più livellato. Sei partite sbagliate su 19, quasi un terzo: le quattro sconfitte e i pareggi contro Torres e Pontedera. Anche in questo caso va però sottolineato come 4 partite sbagliate siano arrivate in fase di rodaggio, entro la quinta giornata: nelle restanti 14 il Cesena ne ha vinte 10, pareggiate due (a Siena e Chiavari) e perse due.

10. Dulcis in fundo: la storia dello stare tutti uniti non esiste. È tempo di chiare scelte di campo: o con Agostini e Scalabrelli o con i tifosi del Cesena. E voi da che parte state?
tuttocesena.it

Sono d'accordo con quasi tutto, tranne l'ultimo punto. Questa storia di catalogare chi sta da che parte mi suona già sentita. Chi sono i veri tifosi?

Che cagapalle.

Kriss.s, 21/12/2022 11:06:

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Sono d'accordo con quasi tutto, tranne l'ultimo punto. Questa storia di catalogare chi sta da che parte mi suona già sentita. Chi sono i veri tifosi?

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Come fai ad essere in disaccordo con lo spunto n.10 quando questo è la sintesi del maggior numero di spunti precedenti?

R.B.4, 21/12/2022 21:43:

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Come fai ad essere in disaccordo con lo spunto n.10 quando questo è la sintesi del maggior numero di spunti precedenti?

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Mah! Senza la squadra i tifosi non sarebbero tali.

Agostini ci ha fatto sognare e battezzare in maniera feroce l'antagonismo che ora chiamano derby col Bologna, che fino ad allora era acqua di rose.

Scalabrelli si spera faccia sbocciare quel legno che ha giocato le prime tre.
Per il resto mi sono già espresso. Ma è Natale.

PS. Antonioli sul campo ha cancellato qualsiasi dubbio sul proprio passato e provenienza.
La verità è limpida.

Kriss, pensa che per me il 10° spunto è quello più chiaro e condivisibile, provo a Spu(n)tare un po' anch'io.

1)La tifoseria organizzata a Cesena, più che da altre parti ha sempre costituito un valore aggiunto per il perseguimento dei fini prefissati dalla dirigenza (promozioni o salvezza che fossero).

2)La dirigenza made in U.S.A. sin dal suo arrivo, ha riconosciuto alla Curva Mare un valore ben maggiore di quello rappresentato dall'introito finanziario degli abbonamenti del tifo organizzato.

3)Perfino Toscano nel corso delle ultime conferenze (sia private che pubbliche) si è detto addirittura preoccupato dall'eventuale astensione del tifo, ulteriormente riconoscendo l'importanza per i suoi ragazzi di avere una curva entusiasta.

4Il rapporto tra i due soggetti (Jrl e curva mare) è sbilanciato perché, da una parte c'è chi paga il biglietto per vedere uno spettacolo, ma al tempo stesso ne diventa anche parte, lasciando la voce in curva quando torna a casa.

5)Per l'altra parte si configura il classico win win, ovvero: si incassano i soldi degli abbonamenti e si ottiene ad ogni partita al Manuzzi, l'echoes di un live at Pompei del 1973 (Travini, esci dal mio device, cribbio!)

6)Ora quando la società compie un atto che implica totale mancanza di rispetto per quelli di cui al punto4, il minimo sindacale che deve aspettarsi è lo sciopero di soli 15 minuti alla prima partita.

7)Lewis sta schiaffeggiando la Curva Mare perché sbaglia (a sua insaputa) quando ascolta solo i cortigiani che gli suggeriscono come muoversi, ma persiste diabolicamente dopo aver letto e compreso il chiaro messaggio di uno strisicone apparso sotto La Curva ad Ottobre. Perché parafrasando il Marchese del Grillo, Lewis dimostra alla Curva Mare che "io so' io, e voi non siete un cazzo" (però intanto avete pagato e mo' vedere di cantare perché a quello servite).

8)La schiaffeggia quando dice che i tifosi devono metterci il cuore, chè lui ci mette i soldi: ergo può fare il cazzo che vuole? Siamo davvero arrivati a questi livelli di appecorinamento?

9)Kriss io non so rispondere alla tua domanda su chi siano i veri tifosi, so soltanto che uno che mi prende per il culo non merita che una sola voce si alzi in curva mare finché non torni il rispetto tra JRL ed il tifo organizzato.

10)Vuoi il mio tifo? Rispettami, non ti chiedo altro. D'altronde ti do già tutto: ti pago, canto tutto il tempo, vuoi che ti dia anche il mulo?

SMP_ce, 21/12/2022 22:11:

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Scalabrelli si spera faccia sbocciare quel legno che ha giocato le prime tre.

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Ecco volevo dire La stessa cosa....